giovedì 5 agosto 2010

Disoccupata. Dipende da che punto guardi il mondo.

Penso che la gente potente, politici soprattutto guardano il mondo da un punto altissimo e vedono poco. Uscite dai vostri uffici e andate in giro, prendete i mezzi pubblici e riaprite per piacere i rubinetti con acqua alla stazione Termini almeno per il mese di agosto! Smettete di scrivere leggi e fatele funzionare, rispettare e magari controllate!Sono un’ex parrucchiera, redattrice di un giornale e grafica. Catapultata in Italia a 33 anni a causa del crash finanziario. Incontrai subito la prima difficoltà: la lingua, ma fu bello vedere come dopo una settimana già accudivo una persona anziana non vedente...e così è stato per tre anni, ovviamente in nero, come si dice a Roma. Purtroppo accettiamo un trattamento da schiavi: niente domeniche,  né mezza giornata libera, 24 ore su 24! Un vero e proprio arresto domiciliare. Sembrano cose non importanti, ma alla fine rovinano le nostre vite. La notte accompagnavo la nonna al bagno 3-4 volte e alla fine smettevo di dormire. Il cervello era sempre sveglio e per non cadere in depressione, che alla fine arrivò, riuscii a trovare una persona disposta a sostituirmi la notte. La pagai dal mio stipendio. Era importante dormire senza la nonna accanto. I Sindacati di solito affermano che non è dimostrabile verificare se la notte lavori o dormi. Io penso altro... visto che i primi due anni mi pagavano per assistenza notturna 800 mila lire.
Ad ogni modo gli annunci scritti da persone poco affidabili non devono essere proprio pubblicati. Punto. Il tempo passava, perdevo la manualità e non andavo più bene come parrucchiera. Mi butto a fare la cameriera per diversi ristoranti. Mi sarei iscritta al universita volentieri, ma con una figlia di 16 anni a quel tempi, ricongiunta con me, non è stato possibile. Vado al sodo senza pensarci. Ennesima volta in nero a prezzo basso con turni massacranti. Talvolta venivo pagata solo dopo minacce di denuncia. Parlo di locali classe media, organizzazione inesistente. Come vi sentireste in una sala piena di 150 persone a pranzo? Io, come una pecora tra i lupi.La legge esiste, ma non la rispettano. Il problema? Pochissimi controlli. Poi i primi lavori regolari come operaia stiratrice, certo non perché mi piacessero la puzza di varichina, il vapore, i 50° di calore ed i contratti 2+4 mesi. Alla fine è arrivato il contratto a tempo indeterminato. Pensavo di rimanere lì fino alla pensione. Invece sorpresa: i pagamenti arrivavano solo come acconto: 400 euro. "Ok, soffrirò un po’", pensai. Intanto risposo. Partorisco un figlio. Passati i tre mesi dopo il parto, il diritto alla maternità era già finito. Ritorno a lavorare. Dopo 5 mesi scrivo una lettera di dimissioni a causa del trasferimento della ditta di oltre 100km da casa mia. Avrei potuto andarmene via anche prima, visti i ritardi sui pagamenti (non ricevevo più niente da febbraio). La liquidazione arrivò, grazie a Dio, ma dopo un anno. La ditta chiuse... forse funziona ancora sotto un altro nome.
Da due anni sono disoccupata. In nero non ci lavoro più. Preferisco morire di fame che essere una schiava. Ora seguo un corso di formazione ove 40, finanziato dalla Provincia di Roma e attuato da Strategie srl e La Fondazione il Faro. Visto che i soldi non sono arrivati, Strategie li ha anticipati, grazie. Eccomi ad esercitare una scelta di professione. Mi piace la sicurezza che sento. Imparo una professione “in diretta” nel campo delle assicurazioni. La nostra vita dipende da tante cose, può succedere di tutto. Le assicurazioni sono un settore delicatissimo. So poche cose che scopriremo insieme. Attenzione alle tariffe troppo basse,soprattutto online. Fidatevi solo dei nomi conosciuti. La prossima volta ricomincio dalla storia assicurazioni per poi arrivare a fare scelta giusta. A presto.

1 commento:

Vindice ha detto...

Con un po' di lavoro questo blog può diventare un prezioso aiuto per vedere le cose con occhi diversi da noi italiani con la puzza sotto il naso.
Brava!